Struttura Residenziale Appolloni Terzo

Struttura Residenziale “Appolloni Terzo”
Anno di avvio 2000
Accreditata e convenzionata con Roma Capitale
Tel.06/7219458 – Via delle Capannelle 168, 00178 Roma

Municipio IX°. Convenzionata con Roma Capitale – Dip. Politiche Sociale, Sussidiarietà e Salute- Direzione Servizi Alla Persona ed Integrazione Socio-Sanitaria. U.O. Disabilità Adulta e Disagio Mentale, Servizio Disabilità. Struttura a carattere permanente funzionante in tulle le ore della giornata, per tutti i giorni dell’anno, ad alta intensità assistenziale, che ospita 16 disabili adulti medio gravi e con doppia diagnosi. La struttura è composta da tre moduli abitativi organizzati in modo indipendente per garantire le necessità quotidiane degli utenti. La Residenza è circondata da un ampio giardino di 2.000 mq con laboratorio per attività ludico-ricreative, un’area delimitata per gli animali da cortile ed un orto. La presa in carico dell’ospite della residenza è totale. L’obiettivo è di offrire una casa adatta alle esigenze di vita di ciascun ospite e che questa venga vissuta da parte del soggetto disabile quale passaggio di un percorso naturale di distacco dal quotidiano vivere in famiglia. All’interno del Regolamento famiglie che viene consegnato al momento dell’ingresso in struttura sono indicati gli orari dei pasti e delle visite in struttura. In merito al rientro serale questo viene di volta in volta concordato tra l’equipe socio educativa e il familiare analizzando la singola occasione.
Dopo 20 anni dalla sua apertura ha una rete sociale oramai consolidata che va dai Centri diurni (Alm, Capodarco, Ist Vaccari, Raggio di Sole, Anffas e Coes) alle Associazioni sportive e ludico ricreative (La Banda della Chiesa Sant’Ignazio, Lab. La Fabrichetta, Teatro e danza) .
MODALITA’ DI AMMISSIONI E DIMISSIONI
Il distretto territoriale Asl trasmettono la proposta di ammissione del disabile, al Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale corredata da una dettagliata relazione contenente informazioni di carattere socio sanitario e psicologico, necessarie per valutare la validità dell’inserimento nella struttura e per verificare la compatibilità dello stesso con la situazione degli equilibri al momento esistenti tra gli ospiti presenti nella Casa.
Le domande di ammissione sono inserite in una lista d’attesa da cui, il referente ASL del territorio dove è ubicata la struttura, insieme al referente del Dip., in base alla tipologia di utenza preesistente propongono alla responsabile di struttura, l’eventuale caso da inserire.
Accertata la ammissibilità il disabile verrà accompagnato presso la struttura per una presa di contatto con l’ambiente al fine di esprimersi sulla sua accettazione.
Dopo di che, in base agli impegni del disabile, la responsabile di struttura organizza in collaborazione con i familiari un calendario di avvicinamento dove vengono individuate fasce orarie e giorni in cui la persona andrà in struttura e inizierà a fare la conoscenza del gruppo dei pari e degli operatori e educatori.
Seguiranno dei pernotti a giorni crescenti per giungere poi ad un periodo di inserimento provvisorio della durata dai 6 ai 12 mesi (dipende dal singolo caso) dove la persona vivrà nella casa e costruirà il suo nuovo quotidiano.
Dopo una serie di verifiche con familiari, servizi ed equipe si definirà attraverso un incontro formale se rendere l’inserimento definitivo oppure rinunciare.
Le dimissioni del soggetto dalla struttura si attuano al momento in cui gli operatori giudicano raggiunti gli obiettivi del progetto educativo individuale concordato oppure quando i bisogni dell’ospite assumono una connotazione di natura sanitaria alla quale la struttura non può far fronte in quanto socio assistenziale. Tali dimissioni sono sempre concordate tra l’equipe della struttura e i servizi di competenza (ASL e Dip.).
Inoltre le dimissioni possono avvenire direttamente dall’utente e/o familiare tutore tramite comunicazione formale di rinuncia direttamente ai servizi invianti (ASL e Dip.) e per conoscenza alla responsabile di struttura.
In caso di assenza prolungata del disabile dalla struttura, la responsabile di struttura comunicherà ai servizi il periodo di assenza e la motivazione.
Qualora l’assenza non abbia una giusta motivazione (ad esempio un ricovero) i servizi insieme alla famiglia del disabile analizzeranno le motivazioni dell’assenza e se necessario il familiare dovrà formalmente comunicare la rinuncia al posto in casa famiglia indicando la data esatta della rinuncia, non è obbligatoria la formalizzazione della motivazione.

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