Casa Famiglia per Adulti Casa di Renzo

Casa Famiglia per Adulti “Casa di Renzo”
Servizio attivo dal 2010
Autorizzata dal Mun.VI ex VIII
Via Tito Monaci 30, int.2 00133 Roma
Tel .06/2054384

La Casa Famiglia per Adulti disabili “Casa di Renzo” con i suoi 6 posti letto, ubicata all’interno 2 della stessa palazzina che ospita i minori disabili, nasce con l’intento di accogliere gli stessi divenuti maggiorenni oltre ad adulti disabili su richiesta delle ASL di competenza.

La sua rete sociale consolidata è costituita dalle Associazioni sportive e culturali (ASD L’archetto e Ortoterapia Cospexa, Ippoterapia ASD Grey Horse Onlus), alle Istituzioni scolastiche (CFP Gullace), le attività dell’oratorio della parrocchia di Santa Rita. ), alle aziende per i tirocini formativi come la mensa scolastica IC Alzavole, Burger King di Via Casilina e Mc Donald’s cc Cinecittà 2.
MODALITA’ DI AMMISSIONI E DIMISSIONI
Il distretto territoriale Asl trasmette la proposta di ammissione del disabile, al Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale corredata da una dettagliata relazione contenente informazioni di carattere socio sanitario e psicologico, necessarie per valutare la validità dell’inserimento nella struttura e per verificare la compatibilità dello stesso con la situazione degli equilibri al momento esistenti tra gli ospiti presenti nella Casa.
Le domande di ammissione sono inserite in una lista d’attesa da cui, il referente ASL del territorio dove è ubicata la struttura, insieme al referente del Dip., in base alla tipologia di utenza preesistente propongono alla responsabile di struttura, l’eventuale caso da inserire.
Accertata la ammissibilità il disabile verrà accompagnato presso la struttura per una presa di contatto con l’ambiente al fine di esprimersi sulla sua accettazione. Dopo di che, in base agli impegni del disabile, la responsabile di struttura organizza in collaborazione con i familiari un calendario di avvicinamento dove vengono individuate fasce orarie e giorni in cui la persona andrà in struttura e inizierà a fare la conoscenza del gruppo dei pari e degli operatori e educatori.
Seguiranno dei pernotti a giorni crescenti per giungere poi ad un periodo di inserimento provvisorio della durata dai 6 ai 12 mesi (dipende dal singolo caso) dove la persona vivrà nella casa e costruirà il suo nuovo quotidiano.
Dopo una serie di verifiche con familiari, servizi e equipe si definirà attraverso un incontro formale se rendere l’inserimento definitivo oppure rinunciare.
Le dimissioni del soggetto dalla struttura si attuano al momento in cui gli operatori giudicano raggiunti gli obiettivi del progetto educativo individuale concordato oppure quando i bisogni dell’ospite assumono una connotazione di natura sanitaria alla quale la struttura non può far fronte in quanto socio assistenziale. Tali dimissioni sono sempre concordate tra l’equipe della struttura e i servizi di competenza (ASL e Dip.).
Inoltre le dimissioni possono avvenire direttamente dall’utente e/o familiare tutore tramite comunicazione formale di rinuncia direttamente ai servizi invianti (ASL e Dip.) e per conoscenza alla responsabile di struttura.
In caso di assenza prolungata del disabile dalla struttura, la responsabile di struttura comunicherà ai servizi il periodo di assenza e la motivazione.
Qualora l’assenza non abbia una giusta motivazione (ad esempio un ricovero) i servizi insieme alla famiglia del disabile analizzeranno le motivazioni dell’assenza e se necessario il familiare dovrà formalmente comunicare la rinuncia al posto in casa famiglia indicando la data esatta della rinuncia, non è obbligatoria la formalizzazione della motivazione.

Richiedi informazioni