La Società Cooperativa Sociale Progetto 96 è una cooperativa di tipo A, costituita nel maggio del 1996 a Rieti al fine di occuparsi prevalentemente di assistenza scolastica per portatori di handicap nel territorio, Nel 1998, a seguito del completo avvicendamento del Consiglio di Amministrazione, trasferisce la propria sede legale e l’attività a Roma, dove tre soci fondatori decidono di darle nuovo impulso seguendo le proprie esperienze personali acquisite, volte principalmente al mestiere di aiuto alla persona. La mission della Cooperativa è pertanto rivolta immediatamente e con successo nel campo dell’Assistenza Residenziale, che diviene difatti il perno centrale delle proprie attività.
La Progetto 96 pone al centro del proprio intervento la persona nella sua globalità favorendo i processi di autonomia, responsabilizzazione e consapevolezza delle risorse e dei limiti. Attraverso la relazione quotidiana intende fornire una proposta ai bisogni individuali, favorendo l’espressione della personalità di ciascuno, valorizzando le differenze e facilitando le relazioni di gruppo. Iscritta da marzo 2000 all’albo regionale delle cooperative sociali, sezione A, della Regione Lazio, da da Dicembre 2001 al Registro Unico di Accreditamento Cittadino del Comune di Roma per i servizi dell’area disabili.
Iscritta dal 2006 all’albo di accreditamento di tipo A del Comune di Ladispoli per le aree: minori e famiglia, disabili ed anziani. Associata dal 1998 a Confcooperative Lazio, associazione di rappresentanza e tutela politica e sindacale delle cooperative del Lazio Da Gennaio 2011 iscrizione in corso al Registro Unico di Accreditamento Cittadino del Comune di Roma per i servizi dell’area minori. Gli organi della Cooperativa Progetto 96 sono il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea dei Soci (soci volontari e soci lavoratori), Ufficio Amministrativo.
Progetto 96 pone al centro del proprio intervento la persona nella sua globalità favorendo i processi di autonomia, responsabilizzazione e consapevolezza delle risorse e dei limiti. Attraverso la relazione quotidiana si vuole fornire una proposta ai bisogni individuali, favorendo l’espressione della personalità di ciascuno, valorizzando le differenze e facilitando le relazioni di gruppo. I servizi al loro interno devono utilizzare una comunicazione coerente e funzionale allo svolgimento della vita e si avvalgono delle competenze professionali specifiche delle équipes educative e operative e di un intenso lavoro di rete volto a garantire il benessere globale della persona. Si ritiene indispensabile per il raggiungimento del proprio fine istituzionale ed etico-professionale la capacità di ascolto, di accoglienza e il rispetto delle differenze come valore imprescindibile per la piena realizzazione dell’individuo in quanto tale.
